Anche se rispetto a qualche anno fa le cose stanno cambiando McDonald’s è, almeno in Italia, ancora fortemente associato all’idea di sporcizia. Mentre le leggende metropolitane sulle cucine dei fast food, sulla scarsa pulizia e sulla dubbia igiene dei prodotti passano in parte di moda tra i giovanissimi, chi ha lavorato presso uno di questi fast food si sente ripetere ancora ad anni di distanza la stessa domanda (che nessuno porrebbe mai a un cuoco o a un barista): «ma com’è, è pulito?». Dimostrarsi scettici riguardo all’igiene del fast food, è una specie di messaggio in codice per far capire all’interlocutore di saperci fare, di saperla lunga, di prestare attenzione – scansando la disinformazione pubblicitaria – a ciò che si mangia.
Eppure, le pubblicazioni accademiche di storia dell'alimentazione concordano su un punto: una fetta consistente del successo originario delle catene di fast food (e in particolare McDonald's) negli Stati Uniti, fin dagli anni '30 e '40 del ‘900, fu dovuta proprio alla sensazione di igiene che McDonald’s e simili riuscirono a trasmettere ai consumatori dell'epoca. McDonald’s sconfisse i piccoli rivenditori anche perché riuscì a rassicurare i clienti: si impose mostrandosi come rigoroso, trasparente e pulito.
Eppure, le pubblicazioni accademiche di storia dell'alimentazione concordano su un punto: una fetta consistente del successo originario delle catene di fast food (e in particolare McDonald's) negli Stati Uniti, fin dagli anni '30 e '40 del ‘900, fu dovuta proprio alla sensazione di igiene che McDonald’s e simili riuscirono a trasmettere ai consumatori dell'epoca. McDonald’s sconfisse i piccoli rivenditori anche perché riuscì a rassicurare i clienti: si impose mostrandosi come rigoroso, trasparente e pulito.