venerdì 7 ottobre 2011

La Lobby ebraica? Non esiste - o almeno non si interessa a Israele

La Lobby ebraica negli Stati Uniti non esiste (o comunque non si interessa più di tanto a Israele). Non solo i cittadini di origine ebraica hanno posizioni e visioni politiche diverse: per la maggioranza di loro, la politica estera ed il destino di Israele non sono infatti nemmeno considerati una priorità politica (e come tale non ne condizionano nemmeno il voto). Ne parla, su Al Jazeera, MJ Rosenberg; che cita diversi sondaggi, fra cui alcuni condotti dalle stesse associazioni di ebrei americani (che quindi riuniscono i più "militanti" fra gli ebrei americani), che mostrano come le priorità siano piuttosto sanità, pensioni, sviluppo economico, giustizia sociale ("American Jews are not single-issue voters"). Una "grande scoperta": anche gli ebrei sono come noi.

Che il voto delle "minoranze" presenti nelle democrazie "occidentali" sia normalmente distribuito su un'ampio spettro di partiti e movimenti, e che il destino della "comunità di appartenenza" o del luogo di origine non siano necessariamente una priorità, non è certo una novità sorprendente. Al contrario: in un'epoca di identità miste e fluide, di gruppi labili e intrecciati e di "culture" (valori, comportamenti etc.) internamente incoerenti, ci stupiremmo non poco del contrario. Proprio su questo blog, tempo fa si è parlato del comportamento elettorale sfaccettato dei musulmani d'Inghilterra; e gli esempi di ciò certo non mancano.

Forse è il caso di concedere anche all'Altro il diritto ad essere pensato da noi come razionale e pragmatico?

Ciò non significa che non esistano gruppi di pressione, consulte e lobby (né che il loro ruolo non sia importante); soltanto, questi gruppi non hanno il diritto di ergersi a unici portavoce di tutti coloro che condividono accidentalmente con loro una data provenienza geografica. Allo stesso modo, spetta a noi il compito di non accreditare questi interlocutori che vengono a bussare alle nostre porte proponendosi come passpartout come esponenti di un tutto, concedendogli più privilegi e credito di quello che si potrebbero lecitamente aspettare. 

Preferendo, ai notabilati multicolore e alla profilazione etnica delle persone, il rispetto dell'individuo e la fiducia in interazioni e politiche rispettosamente universali.

1 commento:

  1. La lobby ebraica esiste in tutto l'occidente eccome! Solo uno stolto o un ottuso mentale non la vede.Scendendo dall'astratto al concreto: Israele possiede duecento testate nucleari, sufficienti per incenerire mezzo globo terracqueo.Non ha mai sottoscritto nessun trattato contro la proliferazione delle armi atomiche;non accetta ispezioni internazionali sul proprio territorio, salvo chiedere all'Iran di non dotarsi del nucleare per scopi civili. Per non parlare di quello che attua contro i palestinesi,da oltre sessanta anni, con la complicità dei mass media occidentali.Ribadisco solo un ottuso o uno che ha portato il cervello all'ammasso nega l'evidenza.

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