giovedì 16 settembre 2010

La Serracchiani spinge sul dialetto: più leghista della Lega?

Grottesco. Debora Serracchiani, pasionaria e speranza (?) del PD, insorge contro il governo regionale del Friuli, in quota centro-destra, colpevole di aver "attuato una politica di riduzione delle risorse per la valorizzazione e la promozione della lingua friulana (che, è sempre utile ricordarlo, non è un dialetto ma una lingua minoritaria riconosciuta dall’Unione europea e da una legge dello Stato)". Pensate un pò: l'azzeramento dei contributi alle emittenti che trasmettono programmi radio e tv in lingua friulana rappresenterà addirittura un impoverimento culturale e informativo ed una minaccia al pluralismo!

Per favore! Il concetto di pluralismo ha a che fare con le idee, con le posizioni, con i punti di vista, con i contenuti, non con il modo in cui si articolano i suoni (Radio Onde Furlane sarebbe un'emittente di contenuti anche se trasmettesse in italiano). Se proprio avanzano dei soldi da dedicare al pluralismo ed all'informazione perchè non sostenere piuttosto le radio indipendenti in quanto tali o ancora la diffusione delle lingue straniere? C'è tutto un mondo, fuori dal Friuli Venezia Giulia, che produce pensiero, informazione e Cultura in lingua inglese, francese, araba, cinese (e la Serracchiani, parlamentare europea, dovrebbe essersene accorta). Nel frattempo noi abbiamo problemi di analfabetismo di ritorno e sovvenzioniamo il teatro dialettale.

A meno che non si tratti di foraggiare i notabilati locali o di provare a battere la Lega sul suo territorio: in questo caso, sarebbe tutto un altro discorso. Ce lo fa pensare il fatto che la Serracchiani, a nome del PD, chiami in causa la Lega chiedendo COERENZA; in altre parole, istiga la Lega colpevole di non fare abbastanza in tema di folklore. Il tg in veneto ed i cartelli bilingue della Lega non facevano ridere, una volta? A questo punto pare di no.

Forse il PD friulano (già famoso per avere censurato i manifesti per la giornata contro l'omofobia, anche se qui la Serracchiani si era dissociata) ha intenzione di guadagnare qualche consenso tentando di mostrarsi più leghista della Lega, o ha semplicemente interpretato male l'imperativo "stare sul territorio"?  Forse ha in mente una bella iniziativa bipartisan per insegnare il dialetto a scuola? E perchè tra tutte le cose  su cui inseguire il consenso leghista ha scelto tra l'altro la cosa forse più ridicola e più inutile?

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