In un'epoca di gretto individualismo, di povertà culturale e di questioni morali, di che cosa abbiamo bisogno se non di una storia edificante con protagonisti degli animali per commuoverci e per ri-educarci a riconoscere il giusto e lo sbagliato? Bene: il famoso etologo Danilo Mainardi, dalle pagine del Corriere, ci sovviene in aiuto con una storia di altruismo, eroismo e rettitudine animale.
Dello strano rapporto idealizzato che lega sempre più gli uomini agli animali (gli animali come fuga e come entità elementare su cui proiettare quegli aneliti un pò ingenui che non trovano spazio nel mondo reale), avevo parlato già in passato quando avevo visto in tv la Parietti sostenere che "gli animali hanno molta più umanità degli esseri umani". L'utilizzo di termini quali "eroismo", "amicizia", "altruismo", amore", o "bontà" per descrivere i comportamenti animali, umanizzandoli, non suona d'altra parte quasi più fuori luogo."La tendenza ad attribuire caratteristiche umane agli oggetti (o agli animali) è un modo per difenderci dall'ignoto, dalla solitudine e dagli imprevisti; è un tentativo di dare un senso a un mondo in gran parte privo di significato" scrive Douglas Fox sul New Scientist (lo trovate nell'edizione di Internazionale dello scorso venerdì, n.885).
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