La fiction televisiva "La squadra", che ha per protagonista una squadra d'élite della Polizia Federale messicana impiegata nella guerra contro i narcotrafficanti, è accusata dai blogger e attivisti locali di essere una forma di propaganda volta unicamente a riscattare l'immagine delle forze armate offrendone un'immagine idealizzata. A riportare la notizia è Global Voices Online (Mexico: Consensus on Disapproval of Tv series: The Team). Tra le "colpe" della produzione, quella di lavorare a stretto contatto con le guardia federale (che supporta la fiction anche dal punto di vista logistico, fornendo anche strutture e mezzi - dalle caserme agli elicotteri).
"Truthfully, even from an outside and partial perspective, it is very uncomfortable to see real problems that furiously batter the country as part of the plot of a television series, with every manner of marketing strategy in the mix. However, looking at it under a critical light, they seem to have found an easy way to reestablish faith and credibility in the Federal Police. In other words, it's a strategy to validate a war that they see as more and more unjust through a product consumed daily by the people"
L'Italia pullula di fiction poliziesche, genere solitamente praticato con grande uso di retorica e senza prestare attenzione alle sfumature, in molti casi fatte anche in collaborazione con la Polizia di Stato: basti pensare ai celebri "Ris", a "Distretto di Polizia", a "Squadra Antimafia" e a "La Squadra". Ciò nonostante, non mi risulta che mai nessuno abbia accusato queste fiction di fare propaganda. Certo: la polizia italiana non è esente da colpe, ma certamente non è ai livelli della polizia messicana (e sudamericana) celebre per corruzione, violenza e atteggiamenti anti-democratici.
Allo stesso tempo, però, non possiamo non notare come le fiction contribuiscano anche da noi a migliorare l'immagine della nostra polizia (che ha ampie sacche di fallibilità, di corruzione, di violenza), e come il successo di queste fiction proceda apparentemente in parallelo all'ondata sicuritaria che il nostro paese sta vivendo.
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