giovedì 13 maggio 2010

Saggezze antiche o sciocche sequenze di suoni

*post metaforico con soluzione

«Piove, piove: la gatta non si muove, si accende la candela, si dice buonasera» cantilenano dei bambini fuori dalla mia finestra. Chissà da quante generazioni si tramanda questa canzoncina idiota: forse i bisnonni di questi ragazzini, nella loro infanzia, sono stati gli ultimi a vivere veramente il doversi barricare in casa, alla luce di semplici candele, appena fuori fa brutto tempo.

Eppure, nell'era della modernità avanzata che si sfilaccia verso il post, la filastrocca rimane.

D'altra parte, non è fatta perchè qualcuno si ponga delle domande nè per descrivere qualcosa: è ormai un semplice supporto, condiviso e rassicurante, per sprecare un pò di voce. E sono molte le cose che si tramandano così, di generazione in generazione: cose che magari rispettiamo e ripetiamo perchè sembrano connetterci con una qualche saggezza antica e placida, ma che in realtà non sono più che sequenze di suoni.

Perchè quei bambini, statene certi, non accenderanno nessuna candela e non diranno buonasera: accenderanno la luce e continueranno a cantare, come se nulla fosse, al riparo della tettoia.

Un pò come noi italiani con certi «valori non negoziabili» e con i "sani principi religiosi".

Genitori presenti e futuri, per favore: vediamo di provare ad insegnare ai nostri figli anche qualche nuova filastrocca.

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