sabato 6 febbraio 2010

I bambini ci guardano

"Italiani, per esempio", è il titolo del libro di un maestro elementare di Reggio Emilia in uscita per Feltrinelli nei prossimi giorni. Raccoglie, tra l'altro, una "antologia" di frasi e di pensieri di bambini immigrati raccolti dal maestro, Giuseppe Caliceti, negli ultimi 20 anni. Credo che, proprio per l'assenza di mediazione (se non nella selezione), possa offrire un contributo interessante per comprendere chi saranno agli italiani del futuro e quali saranno i problemi reali.

Ho scelto, su consiglio di uno stimato filosofo metropolitano, una decina di frasi significative; non proprio una top ten, ma una sintesi a mio parere significativa e non - troppo - banale. Molte altre frasi sono leggibili quì.

1) Cattivi maestri

Un mio amico italiano di questa scuola, che non dico il nome, lui dice sempre che lui non va mai ai ristoranti cinesi perché i cinesi mangiano i gatti. Io dico che non è vero e lui dice che a lui lo ha detto sua mamma, perché sua mamma aveva letto sopra un giornale italiano e sopra quel giornale c'era scritto così. Io non so proprio che giornali ci sono in Italia! (Tong, 10 anni, Cina)

2) Rivendicazioni panarabiste

Mio fratello mi aveva detto che se lui vuole andare in discoteca, lui qui in Italia non può andarci. Non perché è piccolo, ma perché è straniero. Perché a Reggio Emilia e a Parma nelle discoteche a ballare ci vogliono solo degli italiani. Però se sei una femmina, una ragazza, ci puoi andare anche se sei marocchina. Ma solo se sei bella. (Omar, 11 anni, Marocco)

3) Scontri di civiltà

Io non capisco bene perché tanti bambini italiani prendono una zucca per Halloween se Halloween è una festa americana e non italiana. Allora perché non fanno anche la festa del Ramadan? Solo Halloween? Solo perché a scuola noi impariamo inglese? (Milena, 10 anni, Albania)

4) La capanna dello zio Tom

Io so fare il gentile perché mia mamma mi ha detto che se faccio il gentile forse dopo dei signori e delle signore italiane ti aiutano di più. (Roberto, 10 anni, Repubblica Dominicana)

5) «I lavori che gli italiani non vogliono più fare»

I lavori più leggeri sono degli italiani perché sono arrivati prima in Italia. (Isham, 8 anni, Marocco)

6) Gente di mondo

Ci sono italiani di molti tipi: alti, bassi, biondi, bravi, cattivi. Come i cinesi. Però loro sono un po' ignoranti, non lo sanno. Loro pensano che tutti i cinesi sono uguali perché non hanno viaggiato come me. (Tong, 9 anni, Cina)

7) Seconde generazioni

Io dico sempre a mia mamma e anche a mio padre di imparare un po' meglio l'italiano per non farmi fare brutte figure, ma loro lavorano sempre e non imparano mai a parlare bene, per questo io delle volte mi vergogno a andare in giro con loro. (Vera, 10 anni, Albania)

8) Timidezza

Io qui in Italia sono nuova. Io prima avevo paura di non parlare, di non imparare. Poi non sapevo se le maestre e gli altri bambini e le bambine mi volevano o no. Ma dopo hanno fatto una festa per me, hanno detto il mio nome e insomma, adesso qui nella scuola in Italia sto benissimo. Adesso lo so che mi vogliono. Io lo so perché me lo dicono. Forse me lo dicevano anche prima, ma io non capivo bene. (Laila, 7 anni, Egitto)

9) Diritto alla somiglianza


Certe volte io non capisco bene quella gente che dice tu sei albanese, tu sei indiano, tu sei italiano, tu sei rumeno. Cosa vuol dire? Io adesso sono qui, in Italia. (Damian, 10 anni, Romania)

10) Bye bye bamboccioni
Le mamme dell'Italia trattano i figli un po' da piccoli anche se sono più grandi, invece io ho capito subito che dovevo arrangiarmi da sola. (Olga, 11 anni, Togo)

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