Ryan Anderson, del blog Etnographix, riflette sulla "vita" dei luoghi turistici: sulla loro costruzione, sul loro adattamento alle circostanze e sul loro destino (The lives (and meanings) of tourist spaces).
Gli spazi turistici non sono semplici luoghi: sono prodotti. Come tali essi devono essere costruiti ed allestiti, devono posizionarsi su un mercato e confrontarsi con i competitors, ma soprattutto rischiano di perdere appeal e di diventare obsoleti. Anderson ripercorre velocemente questi processi, partendo da aneddoti e studi nuovi.
Tutto questo ci conduce ad una grande domanda: è serio, saggio e "moralmente corretto" continuare a pretendere di fondare lo sviluppo economico duraturo di comunità e luoghi su un business "gonfiato", forse degradante e soprattutto tremendamente effimero quale quello del consumo di luoghi?
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