Domenica scorsa è morto Sai Baba, controverso santone e guru indiano idolatrato in Oriente e particolarmente apprezzato anche in Occidente (nonché brand delle scatole di incenso vendute in Italia dagli ambulanti).
Di Sai Baba parla - tra gli altri - La Stampa (E' morto il leader spirituale Sai Baba), che fa il punto sui "seguaci" vip accumulati soprattutto negli anni '70 ed '80 da quello che (insieme a Osho) è stata la principale icona contemporanea della religiosità e della filosofia orientale in occidente. Sai Baba, infatti, è stato tutto ciò che un occidentale cerca nell'Oriente: il suo successo è in gran parte dovuto alla sua capacità di incarnare e di soddisfare queste aspettative un po' stereotipate di Oriente in quanto cuore del misticismo, della ricerca interiore e della nonviolenza.
Icona alla moda (ma anche icona di cialtroneria, pedofilia e stregoneria) in Occidente, Sai Baba è stato in India una personalità particolarmente influente: una sorta di Padre Pio indiano con il quale i grandi politici indiani, i giocatori di cricket e i tycoon locali si sono sempre dovuti confrontare con rispetto. Girando per l'India non è difficile incappare in immaginette e ritratti di Sai Baba, apprezzato per la sua autoproclamata natura divina e per i "miracoli" ma anche per l'enorme rete di opere filantropiche (e quindi di clientele) che i suoi seguaci hanno saputo creare (strategia al contrario non perseguita dai faccendieri legati a Padre Pio).
In Oriente come in Occidente, comunque, Sai Baba è stato in grado di catalizzare bisogni fondamentali; in un certo senso, ha accettato - come ogni buon profeta in passato - di trasformarsi in maschera e in luogo di contatto tra la dimensione della realtà e la dimensione del misticismo o del soprannaturale. In altre parole, Sai Baba è stato in grado di incarnare efficacemente il bisogno di contatto con qualcosa che va oltre il normale nutrito da gruppi determinati in un'epoca precisa, assecondando questa tensione fondamentale.
Più che un semplice cialtrone, quindi, Sai Baba è stato piuttosto un caleidoscopio attraverso cui riflettere sulle debolezze e sulle miserie (transnazionali) del genere umano. Con la certezza che Sai Baba è stato, nonostante tutto, solo uno tra i tanti che nei secoli si sono cuciti - e allo stesso tempo si sono fatti cucire - addosso il ruolo sociale di "medium", che poi non è altro che mestiere più antico del mondo.
Più che un semplice cialtrone, quindi, Sai Baba è stato piuttosto un caleidoscopio attraverso cui riflettere sulle debolezze e sulle miserie (transnazionali) del genere umano. Con la certezza che Sai Baba è stato, nonostante tutto, solo uno tra i tanti che nei secoli si sono cuciti - e allo stesso tempo si sono fatti cucire - addosso il ruolo sociale di "medium", che poi non è altro che mestiere più antico del mondo.
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