* Vichinghi col biberon (da iMille)
La Norvegia è stato il primo paese a introdurre la paternità obbligatoria (dieci settimane al 100 percento oppure dodici all’80 percento dello stipendio) [n.d.r. Obbligatoria significa che se il padre non ne usufruisce vengono perse]. A ruota tutti gli altri paesi scandinavi hanno introdotto legislazioni dello stesso tenore. Varia solo il numero di mesi e la percentuale dello stipendio che viene decurtata (sempre molto bassa). In Danimarca i mesi sono solo sei al 100 percento e altri sei al 90 percento. In Finlandia è consentito per gli uomini un congedo di ventisei settimane, durante le quali percepiscono un assegno di paternità: nel 2000 fu addirittura l’allora primo ministro Paavo Lipponen a usufruirne.In Svezia il congedo parentale consiste in sedici mesi da dividere a scelta tra i due genitori ( di cui sessanta giorni sono si ciascun genitore e non possono essere ceduti all’altro). I padri sono incentivati da un bonus economico che è massimo quando i genitori dividono esattamente a metà i giorni a disposizione (otto mesi per uno). Inoltre i genitori hanno diritto a lavorare part-time fino al compimento degli otto anni del bambino.
* Una holding da 3 miliardi per le madonne piangenti (da Repubblica)
Boom dei luoghi di culto non riconosciuti dalla Chiesa. Quando le apparizioni mariane non sono accertate, i pellegrinaggi sono vietati. Ma solo formalmente. In rete decine di siti sulle lacrime portentose dove si possono acquistare magliette e fare offerte
* La secessione morbida (da Il Sole 24 Ore)
Una, dieci, cento Adro. La "valanga verde" avanza in provincia di Brescia. La punta dell'iceberg, sotto i riflettori ormai da più di 10 giorni, è la scuola del comune franciacortino, in provincia di Brescia, al centro della polemica perché marchiata dagli stessi simboli presenti nel logo della Lega Nord. Allargando lo sguardo alle altre amministrazioni comunali della provincia, però, non si contano più, da 2 anni a questa parte, le ordinanze, i bandi di concorso, i regolamenti comunali nel segno di una pretesa difesa della "padanità" del territorio.
* Ecuador, Correa: "Il golpe è fallito, ma lascerà profonde cicatrici" (da PeaceReporter)
Tutto iniziato nelle prime ore della mattina ecuadoriana, quando poliziotti e militari hanno iniziato a occupare alcune caserme, la prima quella Regimento Quito, non appena è stata approvata la legge che li equiparava a dipendenti statali, prevedendo un riequilibrio dei salari e eliminandone i privilegi. In breve tempo il paese si è trasformato in una polveriera. L'aeroporto è stato occupato e nel Paese è scattata la paura. Il Presidente ha tentato anche di parlare con i rivoltosi, faccia a faccia, ma questi hanno sparato contro di lui gas lacrimogeni. Durante il parapiglia Correa si è procurato, appunto, l'infortunio alla gamba recentemente operata che l'ha costretto a dirigersi verso l'ospedale della Policia Nacional, dove ha subito il sequestro.
* Pecore clandestine bloccate a Porto Torres (Beppe Grillo)
Le pecore vengono importate in Sardegna e naturalizzate sarde. Il pecorino sardo è prodotto da ovini con la cittadinanza onoraria. E' una delle regole della globalizzazione: se la Sardegna non va alla pecora, è la pecora che va alla Sardegna. I pastori, affezionati alle loro pecore doc, hanno bloccato le navi della Tirrenia e della Grimaldi a Porto Torres, i belati provenienti dai camion li avevano insospettiti. All'avvicinarsi degli aderenti al Movimento Pastori Sardi gli autisti si sono dati alla fuga nelle campagne dietro il porto portando con sé i documenti di viaggio, ma non le pecore. Per ora sono dati per dispersi.
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