"Stato di polizia": così un quotidiano online autorevole come PeaceReporter definisce l'Arizona dopo l'approvazione dell'ultimo provvedimento di legge sull'immigrazione. Anche negli Stati Uniti questo provvedimento è al centro di forti critiche: non ultimo, si è scomodato in maniera anche abbastanza irrituale il presidente Obama.
Eppure l'Arizona, uno degli stati del suprematismo bianco, dei cow boy che pattugliano i confini muniti di fucile, degli anti-abortisti e degli obiettori fiscali, ha partorito un topolino. Perchè il provvedimento adottato dice semplicemente una cosa: la polizia avrà il diritto di chiedere i documenti a chi abbia un aspetto ispanico, per verificare che non sia irregolare, e nel caso egli non abbia con sè alcun documento avrà il dovere di portarlo per un pò in galera perchè ciò costituirà reato.
Tutta roba che in Italia, stato con la peggior legge sull'immigrazione al mondo secondo Foreign Policy, accade normalmente e informalmente da sempre come chiunque giovane con i tratti somatici esotici vi potrà confermare.
Il fatto che in Arizona, stato che fu del Ku Klux Klan, ci si indigni tanto per una cosa che in Italia viene ormai quasi data per scontata, senza nemmeno il bisogno di indicazioni legislative particolari, può bastare come campanello d'allarme?
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