venerdì 23 aprile 2010

Se al PD fa schifo il Movimento per l'acqua pubblica

Fantastico: il PD non sosterrà il referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Lo ha affermato il segretario Bersani: lo strumento del referendum, promosso dal "Forum dei Movimento per l'Acqua Pubblica" (sigla che unisce centinaia di realtà associative, dall'Arci), è infatti secondo il segretario del PD inefficace.

Dal 1995 ad oggi, ha spiegato Bersani ripreso dall'Unità, tutti e 24 i referendum abrogativi proposti sono stati bocciati, soprattutto viste le difficoltà nel raggiungere il quorum. Non solo: il referendum è uno strumento "inadeguato" perchè si limita ad asportare brandelli di legge, mentre sarebbe più "serio" un riassetto generale.

Il Partito Democratico ha quindi deciso di correre da solo, raccogliendo in solitaria le firme per proporre un progetto di legge al Parlamento. Un milione di firme per inserire nel dibattito parlamentare una proposta di legge firmata PD che, se mai arriverà a una discussione parlamentare (queste proposte vengono, generalmente, ignorate o spinte in fondo all'ordine del giorno delle sedute estive), verrà evidentemente bocciata in un istante dall'ampia maggioranza che ha votato la legge contestata non più tardi dell'anno scorso.

E' vero: forse il referendum non raggiungerà il quorum (anche se, in realtà, su un tema del genere si potrebbe costruire un movimento popolare trasversale enorme). Ma almeno farà discutere e farà capire chi sta da una parte e chi sta dall'altra. Su una battaglia del genere si potrebbe costruire un fronte, un movimento, un governo futuro.

Ma in tutto questo il PD ha scelto di stare fuori. Preferendo ai movimenti, alla piazza, alla società civile, uno strumento altrettanto inefficace e dal sapore novecentesco quale la proposta di una - ne siamo sicuri - stupenda, santissima e completissima legge popolare che è e rimarrà carta fredda e straccia (e che nessuno naturalmente capirà). Fare tutte e due le cose (referendum e legge) insieme, tra l'altro, era troppo difficile?

Poi ci si chiede perchè i grillini, che hanno tre idee in testa ma che le propongono con chiarezza e forza, hanno - pur non combinando comunque nulla di concreto o quasi - così successo (specie tra i giovani).

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