Forse, i social network sono davvero arrivati al loro punto di massima espansione. Esaurito l'effetto novità, e soprattutto affogate nel rumore di fondo l'utilità e l'efficacia iniziale, i social network "tradizionali" sono oggi il luogo del caos, del chiasso ingovernabile, dei patetici e dei seccatori.
Lo spam e l'overload informativo stanno uccidendo i social network: e se è vero che i valori del futuro online sono per reazione l'ordine, la selezione e l'essenzialità, è altrettanto evidente che chi continua (o inizia ora) a fare promozione attraverso i social network, aziende o conoscenti reali, non solo rischia di perdersi fra la folla dei disturbatori: addirittura, rischia di passare a sua volta per seccatore producendo nei (pochi) lettori rimasti una sensazione di fastidio.
L'ultima possibilità di salvezza dei social network, nati come reti trasparenti e decentralizzate, sembrano essere i filtri.
L'ultima possibilità di salvezza dei social network, nati come reti trasparenti e decentralizzate, sembrano essere i filtri.
David Shing, the man who helps figure out future trends for AOL, is fed up with Facebook and Twitter. In fact he has told his bosses that defriending and unfollowing are going to be the next big thing as users realise that the increasing "noise" on social networks is counterproductive. "The web is so overwhelming, so then it becomes underwhelming [because] it's so hard to find anything," he says."People are going to start defriending people who constantly tweet and post on Facebook with rubbish info," he said. Similarly for brands, he said it's very dangerous for companies to get involved on social networks unless they can guarantee a meaningful conversation. "If I invite a brand into my home, there better be a good reason for them to come in." ("Time to cut the Facebook and Twitter clutter, says AOL's 'digital prophet'")
Nessun commento:
Posta un commento