giovedì 1 settembre 2011

La sofferenza che avvicina ancor di più i fans. Vasco come Giovanni Paolo II?

Qualche anno fa, mentre la malattia di Karol Woitila si aggravava ed il Papa perdeva lucidità e incisività, si aprì una diffusa discussione sulla necessità di sostituire il moribondo idolo Giovanni Paolo II con un nuovo Papa

Prima di tutto, vedere Giovanni Paolo II in quello stato provocava un forte senso di pena: molti avrebbero preferito ricordarlo per il dinamismo e la forza dimostrata negli anni passati, lasciandolo pietosamente alla sua battaglia privata. Allo stesso tempo, un Papa malato e manipolabile che lasciava de facto la chiesa acefala veniva visto da molti - all'interno della comunità dei fedeli - come inutile, inefficace, insensato. Ci si sarebbe aspettati, soprattutto da coloro che più apprezzavano Giovanni Paolo II per il dinamismo e l'anticonvenzionalità del passato, la ricerca (ferma restando la stima e la memoria per quanto fatto) di qualche nuova figura in grado di incarnare questo spirito - e non il sorgere di un affetto ancora maggiore nei confronti del Papa tremante e nemmeno autosufficiente.

Al contrario, l'agonia mediatica di Giovanni Paolo II contribuì non poco ad avvicinare a lui le persone ed a creare il mito. Rinchiuso dietro il vetro della malattia, quel Papa ormai quasi privo di conoscenza ebbe un effetto straordinario sulle persone: nella sofferenza del Papa molti riconobbero le loro sofferenze piccole o grandi e questa sorta di comunione nel dolore cementò ancor di più la stima verso il Papa polacco. 

Anche coloro che apprezzavano nel Papa l'aspetto dinamico, irriverente e spontaneo, riscoprirono in questo papa che soffra qualcosa da apprezzare se possibile ancor di più: il simbolo di quel dolore che unisce tutti. Sostituiendo ai panni dell'idolo e del semidio i panni del malato, Woitila divenne ancora più amato ed - paradossalmente - idolatrato.

Qualcosa di simile sta forse succedendo con un'altro grande idolo contemporaneo, Vasco Rossi. Rockstar ribelle e trasgressiva, personaggio dinamico ed in una certa misura dannato, Vasco Rossi è oggi un uomo acciaccato ed in forte difficoltà. Sembrerebbe naturale fra i suoi fan una graduale sostituzione di questa rockstar oggi inservibile con qualcun'altro in grado di incarnarne lo spirito

Eppure, la sofferenza di Vasco sembra aver aumentato l'affetto della gente nei suoi confronti. La fase mortale ed umana della rockstar un tempo immortale sembra attirare altrettanti consensi: nella sofferenza e nell'imperfezione tutta umana dell'uomo Vasco i suoi fan vedono riflettersi la loro sofferenza privata e questa sorta di comunione accresce la vicinanza e l'amore.

1 commento:

  1. Veramente mia madre che e' devota cattolica e fan sfegatata di papa Ratzinger, e alla veneranda eta' di 75 anni cerca di tenersi aggiornata su tutto, un giorno mentre guardavamo il tiggi', mi fa :
    ma non e' che fa apposta per farsi pubblicita' ?
    Vasco vince ma non convince

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