Gli uomini e le donne rifugiate nelle tendopoli costruite nel deserto tra Libia e Tunisia sarebbero quasi 400.000: un'emergenza vera, al contrario di quella lamentata dall'Italia, che cade su un paese appena uscito da una rivoluzione politica. Il blog "gli Italiani di Cartagine" (Il lato oscuro dei campi profughi in Tunisia... tutto il mondo è paese) apre uno squarcio sulle proteste dei rifugiati (originari dell'Africa sub-sahariana fuggiti dalla Libia a causa della guerra e delle persecuzioni) che vivono nei campi profughi tunisini in condizioni difficilissime, e delle tensioni con esercito e locali (che vorrebbero rispedire "a casa loro" questi profughi africani).
La scorsa settiamana la protesta di rifugiati per la loro condizione si converte in tragedia. Bloccano le strade, danneggiano alcune macchine. La reazione della comunita di Ben Guerdene (citta' a due passi dal campo profughi) e' quanto mai violenta. In centinaia accorrono verso il campo seminando paura e distruzione, e quanto pare 6 morti. Questo video racconta questa storia. Secondo un funzionario di un'organizzazione internazionale 20 Nigeriani sono stati arrestati per le distruzioni delle macchine e per i vanalismi, nessun tunisino per l'attacco al campo. Sembra che l'esercito abbia chiuso un'occhio, c'e' chi parla di un ruolo attivo dell'esercito ai pestaggi. Il governo tunisino chiama al rimpatrio immediato degli Aficani.
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