Leonardo, blogger di primordine e professore, sviluppa in un unico post (I diabolici Agit-Prof) due argomenti molto interessanti: quello dell'anonimato su internet come modo per evitare strumentalizzazioni e distorsioni pericolose anche e soprattutto per la vita "reale" (partendo dalla vicenda della blogger e prof. del Manzoni di Milano accusata da Repubblica di anti-semitismo) e quello della presunta politicizzazione dei professori italiani.
Nessuna delle due parti mi convince al 100%, ma entrambe mi sembrano tutto sommato ragionevoli.
Sul tema dell'anonimato: il ragionamento di Leonardo, anche se non è bello affermare che l'unico modo per evitare mistificazioni o ritorsioni è quello di mutilare la libertà di pensiero nascondendosi dietro ad uno pseudonimo; allo stesso tempo, l'anonimato è però anche salutare perché è un modo per rifiutare l'egocentrismo e il narcisismo patetico che popola anche la blogsfera.
Per quanto riguarda la politicizzazione dei professori, è vero che la routine scolastica non lascia tempo alla propaganda e che "qualora un prof cominciasse a fare propaganda antisemita, molti suoi studenti si convertirebbero all'ebraismo semplicemente per contraddirlo", ma è anche vero che professori e letterati sono spesso, per formazione e auto-selezione, soggetti mediamente molto più illuminati della media nazionale e che è anche grazie a loro se possiamo sperare di fuoriuscire, in un futuro non troppo lontano, dalla barbarie.
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