I fascisti hanno il diritto di manifestare? Nella "sinistra antagonista" si è acceso in questi giorni un dibattito, acceso da una dichiarazione della redazione de Gli Altri (il settimanale di Sansonetti) che giorni fa ha sostenuto il diritto di un'organizzazione giovanile più o meno esplicitamente fascista a fare una manifestazione autorizzata a Roma.
L'argomento è di quelli "marginali": queste cose, finiscono sempre per sembrare delle beghe di stampo condominiale tra centri sociali. Non si discute chi rappresenti "il bene" e chi rappresenti "il male": c'è da chiedersi, però, perchè (nonostante tutti i grandi principi di cui ci si accredita come veicoli) le cose non finiscano sempre per assomigliare a una versione esplosiva e politicizzata dei "Ragazzi della via Pal".
Forse, il problema più grosso di certi ambienti è proprio il loro essere autoreferenziali? Forse chi si scalda così per queste cose è distante dalla risoluzione dei problemi comuni quanto Sansonetti con il suo "culo al caldo", per citare qualche commento, in quel bugigattolo che immagino essere la sede del suo giornale?
In ogni caso, il bel dibattito è ancora in corso quì.
Ti propongo una vignetta (amaramente) satirica: vietare certi cortei non allontana il pericolo, ma che fare?
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