giovedì 16 giugno 2011

iCloud: nuove frontiere del concetto di "proprietà privata"

Rinunciare al completo controllo di ciò che si possiede, si crea, si acquista, cedendolo materialmente a qualcun altro in cambio del semplice diritto a poterne usufruire a piacimento. Carlo Formenti su Micromega riflette su iCloud (iCloud, felici e espropriati), l'ultima invenzione targata Apple.

Grazie ad iCloud la musica, i film e i testi acquistati o creati dagli utenti non saranno più conservati nel loro hard disk personale bensì in enormi server proprietà del fornitore. Che ne è della vecchia concezione di "possesso"? E perché permettere che questa gran mole di dati profumatamente pagati (e magari riservati) venga accentrata fisicamente in un unico luogo fisico - per di più nelle mani di ignoti? Ormai assuefatti all'immateriale, siamo ancora in grado di tutelare la nostra proprietà (collettiva e privata)?

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