venerdì 23 settembre 2011

Libano: spiagge per sole donne e liberazione femminile

Il Palms resort di Khaldeh, Libano, è uno fra i resort per sole donne più in voga. Il Daily Star ci dischiude questa "oasi di serenità" cercando di indagare le ragioni che spingono le donne a scegliere questo tipo di ambiente (Oasis of calm at Lebanon's women-only beaches).

According to Dbeir, a mother who devoted her life to opening up a full relaxation zone for women, the purpose of a women’s beach is not specifically to devalue mixing sexes but rather to offer comfort to women who are displayed at the beach like they would be in their private homes, explained the founder of Palms. But despite this simple pursuit, Dbeir finds that women’s beaches are often misunderstood. “I met an American woman once who was shocked by the idea of a women’s beach so I showed her some pictures of the resort and her attitude completely changed. She understood that it is an atmosphere for relaxation and comfort for women rather than a segregating factor,” Dbeir explained. [...] Bahiya Marji, 27, who lives in Italy echoed the sentiment: “We are not veiled but for personal comfort we enjoy it here. As I am pregnant, I also feel more at home".

Molto probabilmente, dietro questa apparente serenità si nascondono un certo numero di attriti, pensioni, disagi: uno spiccato senso del pudore ed un rapporto poco sereno con il proprio corpo (e con lo sguardo altrui), quel mix di "sesso-centrismo" e di "sessuo-fobia" (l'idea che la visione del corpo scatena sempre e comunque impulsi bestiali che minano la serenità della vita morale) che accomuna le tre grandi culture religiose del Mediterraneo, una cultura patriarcale che vuole mettere la donna al riparo da qualsiasi possibilità di promiscuità. Non è tutto oro quel che luccica.

Ma non v'è dubbio che, per molte donne libanesi (e stiamo parlando degli strati sociali più istruiti, cosmopoliti e sofisticati) e non solo, questi luoghi rappresentino uno spazio di libertà, di autodeterminazione, di apertura. Spazi che possono frequentare con serenità, prendendosi una pausa dalla società maschile, sentendosi "come" (anzi "meglio che") a casa; anche perché, per l'oro, le alternative (adatte al loro senso di pudore, cioè compatibili con le pressioni sociali esterne e/o interiorizzate) a questi luoghi sarebbero state molto probabilmente due: non andare al mare, oppure andarci per rimanere immobili sotto l'ombrellone completamente imbacuccate.

Che ci pensassero, a destra, gli integralisti della "liberazione femminile".

1 commento:

  1. debbo dire che ci andrei molto volentieri, e non sono musulmana.
    forse perchè ho 62 anni, ma mi ci vedo che leggo tranquillamente pancia al vento.
    perchè non lo sono nelle spiagge normali? eppure gli uomini manco mi vedono, ma chissà mi sento a disagio.
    proverei volentieri
    fiorella

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